Prossimissima uscita sarà la versione audioracconto di Sotto le stelle del Rex.
In sottofondo: una canzone dei Madredeus, un po' di sano jazz della New Orleans degli albori, e ovviamente Paolo e Giorgio Conte.
questo non è un blog su come trovare casa a parigi, ma magari così qualcuno ci finisce sopra per sbaglio
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sabato 21 settembre 2019
domenica 8 settembre 2019
magari [testo]
Questo pezzo è nato tra le fessure di Cimiteri.
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***
e
magari morirai ma di vecchiaia
un
letto bianco d'ospedale
oppure
quello giallo ocra
di
una stanza d'altri tempi
in
qualche posto di provincia
per
le terapie termali
e
magari sposerò
la
sorella di un'attrice
che
ci inviterà alle prime
che
mi presterà la voce
se
avrò voglia di tacere
se sarà di buonumore
mi
reciterà sorrisi
e
si congratulerà
ad
ogni passo che faremo
della
casa a montesacro
dell'arrivo
di un bambino
dopo
appena pochi mesi
sarà
basso come me
avrà
la bocca di sua madre
e
chissà perché i tuoi occhi
non
s'è mai capito bene
se
quel verde disperato
fosse
voglia di guardare
oppure
rabbia sgocciolata
come
menta da un ghiacciolo
in
un'estate anni novanta
che
ogni notte eri più bionda
e
magari incontrerai
altri
uomini immaturi
meno
giovani di me
ma
più alti e generosi
e
percorrerai altre strade
fatte
di altrettante buche
e
semafori staccati
e
mia moglie abbraccerà
una
filosofia orientale
ci
costringerà alle ferie
in
qualche torrido paese
sua
sorella arriverà
e
li riempirà di baci
e
mi sfiorerà passando
come
sfiorano le attrici
come
passano anche i sogni
e
tu sarai finita in banca
a
contare i sacrifici
della
gente che non conta
io
pubblicherò a mie spese
vecchie
storie senza trama
in
cui ogni donna ha gli occhi verdi
e
ogni città somiglia a roma
e
magari invecchieremo con lentezza
come
macchie di condensa
sul
soffitto di una stanza
e
ci chiederemo spesso
hai
chiuso il gas mi passi il sale
e
solo due o tre volte l'anno
se
per caso stiamo bene
fino
a che comparirai
dentro
una telefonata
e
magari allora sì
che
ti troverò cambiata
e
mia moglie parlerà
con
dei gesti che tu sai
che
sapete fare voi
e
non impareremo mai
e
magari arriverai
senza
aver citofonato
i
capelli biondi tinti
il
soprabito bagnato
e
il dialogo
che avremo
sottintenderà
il non detto
posso
togliere il cappotto
certo
appoggialo sul letto
e
magari morirò perché si muore
certamente
pioverà
sarete
in pochi al funerale
poche
frasi pochi fiori
poche
pacche sulle spalle
e
magari sua sorella
piangerà
più di mia moglie
e
magari penserò
appena
prima di crepare
al
bucato ancora steso
alle
cose da finire
a
una bocca anni novanta
che
risponde sorridendo
non
ci lasceremo mai
e
cascasse pure il mondo
quest'estate
andiamo a cuba
io
diventerò un'attrice
conteremo
stelle insieme
compreremo
case al mare
e
magari morirò di tanto amore